Rurability

Suggestioni

Antica Farmacia, Via roma

Maria ridiscese a grandi passi la parte alta del paese fino a giungere nella centrale via Roma, dove era situata l’unica farmacia di Gonnosfanadiga, avviata dal Dott. Enrico Carracoi nel 1874. 

Malgrado fosse primavera inoltrata, il cielo era ammantato di grosse nuvole che incupivano l’aria e facevano presagire un temporale. Per fortuna il torrente era quasi in secca e Maria poté valicarlo agevolmente senza bagnarsi i piedi e dimezzare il percorso.

Vai figlia mia, e dì al dottore di preparare l’unguento.   le disse la madre quella mattina, dopo aver trascorso una brutta nottata per il dolore e il prurito che la malattia le procurava alle gambe. L’unguento che preparava il farmacista era l’unico rimedio capace di darle sollievo.  Giunta in farmacia, Maria notò che una luce dal soffitto si spandeva nell’ambiente creando un’intensa luminosità che appariva ancora più forte se contrapposta all’oscurità del giorno. Alcuni clienti con la testa all’insù osservavano la fonte luminosa e non si esimevamo dal commentare. Ed era un gran parlare! 

Un bel cambiamento dottore, complimenti! –    disse un signore indicando la lampadina a incandescenza sotto un paralume in vetro. Qualche tempo prima anche i lampioni a gas del rettifilo erano stati rimossi e sostituiti con moderne lampade elettriche, giacché nel paese nel 1921 arrivò la corrente elettrica. Il signore, che pareva saper tutto sull’argomento, iniziò il suo eloquio parlando della prima centrale termica sarda chiamandola confidenzialmente SES e delle cabine elettriche in costruzione nel paese.

– Che bello sarebbe poter aver in casa una luce così! – disse di rimando un’attempata signorina estasiata solo all’ idea. – Non ci vorrà molto tempo vedrà, cominci a preparare i soldi, perché ce ne vorranno molti.

 Rispose il signore smorzando con un sorriso amaro il fervore della donna. Di tutti quei discorsi articolati, Maria comprese solo che la lampadina elettrica, un giorno non lontano, avrebbe potuto illuminare anche la sua casa e questo le bastava. Intanto, osservava le alte scaffalature in mogano sulle quali erano allineati una serie di albarelli galenici in maiolica, finemente decorati con fregi dai colori marmorei. Qualcuno le aveva detto che dentro quei vasi c’erano delle polveri che potevano guarire o far morire, persino droghe e veleni, ecco perché il farmacista pesava i singoli costituenti in un bilancino di precisione per ogni elettuario di circostanza. Con la luce elettrica, quei vasi erano ancor più belli e le restituivano immagini leggendarie di pozioni magiche dense di mistero che le davano le suggestioni più strane e intriganti. Il dottore ogni tanto spariva nella stanza attigua per ricomparire con flaconi, capsule, bustine di infusi.

Ecco lo sciroppo signora – disse, mentre incartava una piccola bottiglia color marrone con un tappo di sughero. La ragazza era affascinata dal farmacista e nella sua mente si accese un pensiero che la illuminò come la lampadina elettrica nella stanza. Era il suo turno. Ordinò l’unguento e sorrise al dottore

Un giorno sarò farmacista come lei e preparerò io l’unguento per mia madre e tutti i malati.

–  Non vedo l’ora che accada dottoressa – rispose il dottore con tono affabile ricambiando il sorriso.

Questo racconto è accessibile nel formato “Comunicazione Aumentativa e Alternativa” e Braille

La storia qui riportata tratta temi che riportano simbologie legate alla morte, incidenti gravi e lutti, droghe o sostanze pericolose come veleni. Consigliamo la lettura solo se questi temi sono già  stati affrontati con la persona che ascolterà  la storia. Il documento è stato ottimizzato per evidenziare la porzione del testo che tratta questo tema. Lo riconoscerai perchè sarà  su sfondo giallo, chiaro, e separata rispetto al resto della storia. Potrai leggere il documento e, quando arrivi a questo paragrafo, saltarlo per poi proseguire se il testo continua dopo il blocco con sfondo giallo.

eng translation

Read it in english

Suggestions

Maria went back to the upper part of the country until she reached Roma street, where was located the only Gonnosfanadiga pharmacy, started by Dr. Enrico Carracoi in 1874.

Although it was late spring, the sky was covered with large clouds that darkened the air and foreshadowed a storm. Luckily, the small river was almost dry, and Maria could easily cross it without getting her feet wet and halving the route.

Go, daughter, tell the doctor to prepare the unguent. – told her mother that morning, after she spent a bad night because of pain and itching that the disease caused her legs. The unguent of the pharmacist was the only remedy that could give her relief.

Arrived at the pharmacy, Maria noticed that a light into the room create an intense brightness that appeared even stronger when contrasted with the darkness of the day. Some customers with heads up looked at the light source, we did not refrain from commenting. It was a great talk!

A nice change doctor, congratulations! – said a gentleman pointing to the incandescent bulb under a glass lampshade. Some months before the gas lamps of the Rettifilo had been removed and replaced with modern electric lamps, in the country in 1921 came the electric current.

The man, who seemed to know everything about the subject, began his speech by talking about the first Sardinian thermal power station, confidentially calling it SES, the electric cabins under construction in the country.

How nice it would be to have this light in the house! – said an elderly lady happily at the idea.

It will not be long before you see, you need to start preparing the money, because it will take many. –  The lord answered, and with a bitter smile smothered the fervour of the woman.

Of all those articulate speeches, Maria only understood that the electric light bulb, one day not far away, could also illuminate her house and that was enough for her. Meanwhile, he observed the high mahogany shelving on which a series of majolica albarellas were lined, finely decorated with marble friezes. Someone told her that inside those vessels there were powders that could heal or kill, even drugs and poisons, that is why the pharmacist weighed the individual constituents in a precision scale for each elector of circumstance.

With the electric light, those vases were even more beautiful and returned to her legendary images of magic potions full of mystery that gave her the strangest and most intriguing suggestions.

The doctor sometimes disappeared into the adjoining room to appear with bottles, capsules, bags of infusions.

Here it is the lady syrup – he said, wrapping a small brown bottle with a cork. The girl was fascinated by the pharmacist, in her mind a thought lit up illuminating her like the electric light bulb in the room.

It was his turn.

She ordered the unguent and smiled at the doctor – One day I will be a pharmacist like her, and I will prepare the unguents for my mother and all the sick. –

I cannot wait for it to happen doctor – the doctor answered with an affable tone and smiled back.

Tradotto da/Translated by Martina Sardu

Racconto di Giuliana Zurru (Concorso "Un racconto per RurAbility")
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