Rurability

L’incontro col destino

Ponte di via Piras

Luisa camminava spedita. Alla zia, che era sola come lei e che viveva nel suo stesso cortile, in una casetta umile come la sua, aveva detto che usciva per sbrigare alcune commissioni. Una specialmente le stava molto a cuore.  La strada sterrata che portava verso la miniera di Perd’e Pibara, era costeggiata dal rio Piras, che divideva il paese in due parti. Nonostante fosse maggio, l’acqua scendeva rumorosa e cristallina tra grossi massi, dopo un’abbondante pioggia.

D’estate, a parte qualche carropu*, restava in secca. Alla sinistra, anche lì modeste casette e, più oltre, montagne e macchie di ginestre in fiore. Il cielo azzurro e nessuna nuvola, soltanto un alito di vento come una carezza. Lei amava la sua terra bella e selvaggia.  Per fare più in fretta decise di attraversare il fiume anziché passare dal ponte che distava un bel po’ da dove si trovava. Scese con cautela il tratto che la separava dalle grosse pietre ben allineate per attraversare con sicurezza su satadroxu**, percorso che tante volte aveva già fatto. Il profumo della menta che abbondava in cespugli nel greto del fiume e vicino agli argini le davano una piacevole sensazione. Si tirò un tantino in su la lunga gonna plissettata, saltando agilmente da una pietra all’altra, guadagnò l’altra sponda. Salutò il gruppo di donne chine a lavare i panni e queste le risposero. S’incamminò a testa bassa, nella stradina che portava dall’altra parte del paese. Sollevò il capo e col cuore che batteva forte vide il giovane sul ciglio della strada, in attesa di qualcuno.

Quel qualcuno era lei. Gli si accostò e arrossendo sussurrò un “Sì”. Sorrisero, lei sostò un attimo, soltanto un fuggevole sfiorarsi di mani, poi con passi affrettati si allontanò felice. Non era opportuno che la vedessero per strada con un uomo, non si addiceva a una ragazza per bene intrattenersi a parlare se non si era accompagnate. In quel piccolo paese queste cose venivano notate e criticate, molte erano le malelingue, bisognava stare molto attente alla propria reputazione. 

Lui lasciò che la giovane si allontanasse a dovuta distanza e con gli occhi che scintillavano per quel sì tanto atteso, se ne andò fischiettando con le mani in tasca. Ci sarebbero stati tempi e luoghi più adatti per riprendere il discorso sul loro avvenire. 

*Carropu (Bacino d’acqua) ** satadroxu (Passatoio/a) 

Questo racconto è accessibile nel formato “Comunicazione Aumentativa e Alternativa” e Braille
eng translation

Read it in English

The encounter with the destiny

Luisa was walking fast. To her aunt, who was alone and who lived in her own backyard, in a modest little house like hers, she said she was going out to run some errands.

One of them was very important in her heart.

The dirt road, which bringing to the Perd’e Pibera mine was bordered by the Piras river, which divided the village into two parts. Although it was May, the water went down noisy and crystalline among big pieces of rock, after a huge rainfall. In summer, contrary to a few carropu (water tanks), it became dry. To the left, there were some modest houses and, further, mountains and patches of bloom brooms. The blue sky with no cloud, only a breath of wind like a kind gesture. She loved her beautiful wild land.

To be quicker, she decided to cross the river instead of crossing the bridge, which was far from where she was. She carefully descended the stretch that separated her from the big stones, which were well aligned to cross safely on the satadroxu, a sort of route that she often did. The perfume of mint that abounded in bushes in the riverbed and near the banks gave her a pleasant feeling. He pulled up her long-pleated skirt, jumping easily from one stone to another, gained the other side. She said “good morning” to the group of women bowing to wash the clothes. They answered.

He walked head-on down the small road that took to the other part of the country. She lifted her head, her heart started beating when she saw the young boy on the other side of the road, waiting for someone. That someone was her. She approached him and, blushing, whispered a “Yes”.

They smiled, she stopped for a moment, only a quick fleeting touch of hands, then with hasty steps she walked away, she was happy. It was not appropriate for them to see each other on the street, it was not good for a girl to talk with a man if she was not accompanied. In that small country these things were always noticed and criticized, many of them were evil tongues, you had to be very careful to your reputation.

He let the young girl go away at a good distance and with the eyes that sparkled for that long-awaited “yes”, he went away whistling with his hands in his pockets. There would have been better times and places to resume the discussion about their future.

Tradotto da/Translated by Martina Sardu

Racconto di Elvira Pisanu (Concorso "Un racconto per RurAbility")
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