Questa breve testimonianza racconta qualche frammento delle esperienze estive vissute presso l’oratorio estivo della parrocchia Beata Vergine di Lourdes. Tutte le estati iniziavano sempre allo stesso modo, per i ragazzi che frequentavano questo oratorio: arrivava la fine della scuola, la corsa per iscriversi al Grest e finalmente l’inizio dell’avventura, i primi giorni di giugno. Terminato il Grest, si faceva il conto alla rovescia per l’inizio del campo. Ogni estate vissuta da animata prevedeva i soliti appuntamenti, caratterizzati da momenti unici fatti di divertimento, corse, gaffe, pianti e la terra sulle ginocchia sbucciate. Tra i campi che si sono succeduti negli anni, uno mi è rimasto particolarmente nel cuore, quello dell’estate 2014. Il cartone che ci accompagnava durante i giochi era “I Croods”, che racconta la storia di una famiglia di ominidi.
Per preparare il campo ogni estate, ci si iniziava a riunire le prime sere calde di giugno sulle sedie disposte in cerchio nel cortile dell’oratorio, con la speranza di arrivare al numero desiderato di adulti, che potessero accompagnare anche gli aiuto-animatori nella realizzazione del campo stesso. Deciso il tema laico e il messaggio cristiano che avrebbero guidato il progetto, iniziava il lavoro vero e proprio: l’oratorio rimaneva sempre aperto e si popolava notte e giorno di animatori e aiuto, che si dividevano i compiti e ognuno portava avanti il suo ruolo. Chiunque entrasse lì dentro, trovava una squadra di piccoli elfi, indaffarati a realizzare il miglior campo di sempre: odore di bombolette spray, cartapesta, polistirolo ovunque, costumi improvvisati, musica da balli di gruppo, prove di recitazione, stampante sommersa dai libretti per la formazione, idee per i giochi d’acqua e un profumo di allegria e spontaneità. Tutta la preparazione era faticosa ma anche una grande festa.
La notte tra il 3 e il 4 luglio 2014, questo clima di attesa venne bruscamente interrotto dalle fiamme che colpirono Sibiri, giungendo fino alle recinzioni della colonia. Quella fu la notte più lunga: ci si riunì in chiesa, si pregava da casa, tantissimi raggiunsero quei territori con la speranza di salvarli, compresa la mia famiglia che cercò di allontanare il fuoco dal nostro terreno al confine. Nonostante i gravissimi danni, la colonia fu miracolosamente salva e così i nostri campi.
Iniziarono i giochi veri e propri quando si arrivava in colonia insieme alle famiglie che ci affidavano i figli. Il campo prevedeva: colazione, formazione in gruppi, giochi d’acqua e giochi a tema, tramonto tutti alla croce; un giorno dedicato alla caccia al tesoro e ogni sera un intrattenimento diverso. Spesso si descriveva questa esperienza come “una magia” e posso testimoniare quanto fosse speciale stare lì, tutti insieme circondati dalla natura e accompagnati dallo sguardo di Dio, proprio come una vera comunità.
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The fire didn’t stop us
Sibiri, summer 2014
This short testimony talks about some of the summer experiences lived at the summer oratory of the Blessed Virgin of Lourdes parish. All the summers began in the same way for the young who attended this oratory: first the end of the school, secondly the race to be part in the Grest. Finally, the beginning of the adventure in the first days of June. At the end of the Grest, the countdown was made for the start of the summer camp. Every summer live by who animated the camp, included the usual appointments, characterized by unique moments of fun, racing, gaffe, crying and peeled knees. Among the summer camps that have occurred over the years, one remained particularly in my heart, the summer 2014.
The cartoon that accompanied us during the games was “The Croods”, which tells the story of a Hominid family.
To prepare the camp every summer, we began to gather the first warm evenings of June, we stayed in circle, sitting on the chairs in the garden of the oratory, we hope to arrive at the desired number of adults who could accompany the help-animators in in the realization of the camp. When we finally decided the theme and the Christian message that would guide the project, began the real work: the oratory was night and day opened and populated, with animators, who shared the tasks, and each carried out his role.
Anyone, who went there, found a team of little elves, busy making the best summer camp ever: spray paint, papier-mâché, Styrofoam everywhere, making costumes, group dance music, acting rehearsals, printer submerged by booklets for training, ideas for water games, joy and spontaneity. All the preparation was tiring but also a great feast. On the night of July 3rd-4th, 2014, this atmosphere of waiting was abruptly interrupted by the flames that struck Sibiri, reaching the enclosures of the colony. That was the longest night: we gathered in church, we prayed from home, many people reached those territories to help, including my family who tried to remove the fire from our border territory, despite the serious damage, the colony was miraculously saved and ours lands too.
The real games began when we arrived at the colony with the families who entrusted us with children. The camp included: breakfast, group training, water games and themed games, sunset all at the cross; a day dedicated to treasure hunting and every evening a different entertainment. This experience was often described as “a magic” and I can testify how special it was to be there, all together surrounded by nature and accompanied by the eyes of God, just like a real community.
Tradotto da/Translated by Martina Sardu