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La tragedia del 17 Febbraio raccontata da Nonna Maria

Piazza 17 Febbraio

«Avevo 24 anni ed era una bella giornata di sole. In quel pomeriggio ero andata in campagna a “Cadumbu” (una località collinare di Gonnos) a seminare il prezzemolo. I miei genitori erano morti poco dopo l’estate e io e i miei sei fratelli abbiamo portato avanti l’azienda di famiglia lavorando la campagna. Quel pomeriggio nella nostra casa c’erano le quattro sorelle Lucia, Caterina e le più piccole Giovanna (22 anni) e Anita (18 anni). Vista la bella giornata decisero di invitare una loro amica e un bambino di quattro anni per trascorrere qualche ora insieme in cortile. All’improvviso un forte suono arrivò da dietro le montagne, tutti alzarono gli occhi al cielo e videro gli apparecchi (aerei) passare sopra il paese. Sentendo il rumore sempre più forte, Caterina e Lucia si rifugiarono dentro casa, mentre le altre persone incuriosite, rimasero fuori a guardare. Ad un certo punto gli aerei sganciarono le bombe e due spezzoni caddero dentro il cortile uccidendo sul colpo tutti coloro che erano rimasti li. Si salvarono solo le due sorelle maggiori perché si nascosero per paura».

Di mia nonna ho tanti ricordi e aneddoti. È nata il 24 maggio del 1918 e a maggio 2021 ha compiuto 103 anni, ed è la più longeva del paese. Quello che mi colpisce di più, perché narrato spesso e con molto dolore, è sicuramente il racconto del 17 febbraio del 1943 data in cui a Gonnosfanadiga avvenne l’incursione aerea. Nonna ha sempre raccontato del periodo della guerra e come essa avesse segnato le loro vite e la realtà del paese. Si è salvata miracolosamente perdendo due sorelle di 22 e 18 anni ma la sua testimonianza permette ancora oggi di tenere viva la memoria di una profonda ferita di Gonnosfanadiga.

eng translation

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The tragedy of February 17th  by Nanny Maria.

«I was 24, it was a perfect sunny day, that day. In the evening I went to the countryside, called “Cadumbu” (Gonnosfanadiga’s location) to plant parsley. My parents died in the summer before this tragedy so me and my six siblings were working on our parents’ company. My four sisters: Lucia, Caterina, Giovanna (22 years) and Anita (18 years) were home that evening. Because of the sunny day they decided to invite one friend and a 4-year-old boy to stay together in the garden.

Suddenly back to the mountains a loud sound arrived. Everyone watched the sky and then they saw some airplanes. The sound became louder and louder. Caterina e Lucia frightened ran into home, while the other, felt curious, stayed outside, suddenly the airplane dropped some bombs, two huge pieces of wall fell in the garden killing everyone around. Only Caterina and Lucia were saved.»

My Grandmother told me some of her memories and I remember all of them. She was born the 24th May 1918. She turned 103 in this year; she is the eldest lady in our town. She was very sad remembering these stories especially this tragedy, which is too important in Gonnosfanadiga, the day we had the first and last air ride. Nanny told me how the war changed their life and her town too. She was miraculous saved, but she lost two young sisters. Her testimony is alive and allows us to not forget the past events, especially this scar.

Testimonianza di Ilaria Pani (rif. anno 1943)
Testimonianza di Ilaria Pani (rif. anno 1943)