Il frantoio Sogus nasce nei primi anni ’60 per il desiderio di indipendenza del fondatore, Luigi Sogus, e prosegue la sua attività sino ai primi anni 2000.
Nell’anno della sua nascita, nel paese di Gonnosfanadiga, erano presenti circa 17 frantoi che utilizzavano la lavorazione a molazze: in questo tipo di lavorazione le olive venivano frantumate attraverso l’uso di due grandi ruote in granito che, ruotando all’interno di un vascone, le trasformavano in una pasta simile al fango ma più granulosa per la presenza dei pezzettini di semi. Questa pasta veniva poi trasferita nei fiscoli e, tramite un carrello, venivano impilati nelle presse. E proprio questa fase della lavorazione produceva tante gioie ma anche tanti dolori, a seconda dell’annata e delle caratteristiche delle olive. Lo spettacolo più bello, a cui gli addetti ai lavori potevano assistere, era questa pioggia di goccioline d’oro che cadevano dai fiscoli impilati nel carrello sotto pressione, come una cascata dorata; lo spettacolo più brutto era, però, quando gli addetti ai lavori venivano mitragliati da una raffica di pasta e semi frantumati, schizzati via dai fiscoli sotto pressione. Per fortuna questi casi erano rari ma, quando si verificavano, era un fuggi fuggi generale e ognuno cercava riparo dove poteva, a parte il povero operaio malcapitato che aveva il compito di stare vicino al carrello e impedire che si intasasse causando la fuoriuscita dell’olio.
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The Sogus oil mill
The Sogus oil mill was built in the early 60s from the desire of indipendence of the founder, Luigi Sogus. And it has been active until the early years of 2000.
The year it was built, in the town of Gonnosfanadiga, there were 17 oil mills that worked with millstones. In this type of process the olives were crushed using two big granite wheels that turning inside a big basin transformed the olives in a mud-like paste but more grainy because of the presence of little pieces of seed. After that, this paste was moved in nets and those, using a cart, were stacked in presses. This particular process brought a lot of joy but also a lot of sorrows depending on the season and the characteristics of the olives. The most beautiful show that the workers had the pleasure to witness was the golden rain created by the drops falling from the nets stacked in the under pressure cart, it was like a golden waterfall. The most awkward sight was when the workers were being machine-gunned by a burst of paste and crushed seeds, blew up and out from the nets. Luckily that didn’t happen often, but when it occurred the people freaked out and started searching for a safe place, except from the worker who had stay near the cart to make sure it didn’t clog resulting in an oil spill.
Tradotto da/Translated by Giorgia Pala