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Il canale nascosto

Intorno al 1970/1975 le località Su Corettoni, s’Affangu e Cadumbu erano diverse rispetto ad ora:  non c’era il parco Sa Pira de Mebi e tutte le abitazioni presenti attualmente; vi erano soltanto uliveti,  campi coltivati ed incolti, e le vecchie Casermette (ossia le case per i soldati, costruite in occasione  delle due guerre) che, nel 1960 circa, erano state destinate alla popolazione gonnese meno abbiente.  

La particolarità che desta maggiore attenzione è che, fra questi campi, passava un canale in un letto  fatto di pietre.  

La testimone ricorda che il canale non era stato ancora ricoperto (com’è attualmente) e la popolazione  residente nelle ex Casermette lo viveva e lo utilizzava come un vero e proprio fiume.  

L’acqua corrente veniva raccolta, quando non bastava l’acqua rilasciata dall’autobotte, e portata nelle  abitazioni per le pulizie delle case. Le donne avevano adibito un punto del canale, circondato da  alberi, a “lavanderia” collocando dei grandi massi per poter lavare i panni; mentre i bambini e le  bambine giocavano a raccogliere i girini con i piedi scalzi e, a volte capitava che qualcuno o qualcuna  si ferisse a causa dei pezzi di vetro presenti nell’acqua corrente. Molto spesso capitava che i girini  venissero portati a casa e si cercava di “allevarli” con la speranza di veder crescere delle piccole rane,  ma ciò non avveniva mai perché morivano prima.  I bambini e le bambine alternavano la pesca dei girini alla costruzione di capanne con canne e cartone,  e si divertivano a premere un particolare tipo di bocciolo grande che produceva una sostanza  paragonabile alla colla. Inoltre, raccoglievano le ginestre da portare a casa per costruire vasi di fiori  freschi.  

Attualmente il canale è quasi prosciugato, non è visibile perché, come detto precedentemente, è stato  ricoperto e al di sopra di esso si trovano strade, terreni ed abitazioni. In alcuni punti della località  s’Affangu (soprattutto vicino al ponte alto del Corettoni, all’altezza del proseguimento di Via  Eleonora d’Arborea) è udibile ancora oggi, a seconda del periodo dell’anno, il rumore dell’acqua che  scorre; mentre nell’ultimo ponte situato in corrispondenza della strada di Sibiri, a volte, è possibile  vedere un pochino d’acqua scorrere. 

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Testimonianza anonima (anni rif. 1970-75)
Testimonianza anonima (anni rif. 1970-75)