Mi chiamo Giulia, ho una forte passione per i cavalli. Fin da piccola ho stressato i miei genitori per convincerli a portarmi al circolo ippico del mio paese, Gonnosfanadiga, per imparare a cavalcare.
L’associazione sportiva dilettantistica “Circolo Ippico Santa Severa” era nata da poco. Era il 2009 quando finalmente presi parte alla mia prima lezione. Ero emozionatissima e, come ogni volta in cui ho un forte desiderio latente, finché non fossi stata sopra il cavallo, non avrei creduto di iniziare finalmente ad instaurare un rapporto più confidenziale con un animale così meraviglioso. Lezione dopo lezione, all’interno del maneggio mi vennero insegnate le basi: regole semplici e fondamentali per stare bene in sella e destreggiarmi un minimo con il cavallo.
Finalmente iniziarono le prime passeggiate. Significava aver iniziato ad acquisire un minimo di competenze, che mi avrebbero consentito di imparare a gestire il cavallo anche al di fuori del recinto del maneggio. In poche parole, avrei avuto a che fare con una serie di fattori esterni ed imprevedibili che non si possono controllare: una busta che vola, un cane che spunta all’improvviso, un gregge di pecore… Allo stesso tempo, avrei potuto beneficiare dei percorsi montani e di campagna di cui il nostro comune e il suo circondario dispongono, ammirare le bellezze dei paesaggi gonnesi in ogni stagione. Fare questo in sintonia con il cavallo è una delle cose più belle, se non la più bella per me, così pazza per la natura come sono!
Tra i vari percorsi, uno tra i primi fu in località Salaponi, nelle pianure della campagna gonnese, dove si trova l’omonima miniera di sfalerite e galena, minerali ferrosi. Essa venne dismessa nel 1962 e apparteneva alla società proprietaria di Montevecchio. Miniera che non fu mai sfruttata appieno per via della scarsità di collegamenti e per la difficoltà nell’approvvigionamento elettrico. È un raro esempio di miniera in pianura in Sardegna. La struttura è costituita da un pozzo principale, una sala argani ed un paio di edifici dalla muratura in granito. L’intera area, dopo essere stata messa in sicurezza, è stata abbandonata e non è più visitabile. Il sito è stato messo in sicurezza e dopo diversi anni adibito a canile comunale, gestito dall’Associazione “Amici degli Animali”. Il trekking equestre consente di godere dei paesaggi naturalistici ma anche di conoscere luoghi che sono parte della storia del nostro paese, anche attraverso delle semplici e rilassanti passeggiate.