Per diversi anni ho visto il Carnevale in varie parti d’Italia. Per lavoro, ho visitato Viareggio e a Venezia. Erano gli anni 1984-85. In quel periodo, nei dintorni, solo a Samassi si faceva il carro.
La Polisportiva Primavera, di cui son stato fondatore e dirigente, rispondeva ad un bisogno di sport per i giovani del paese. Ma via via, le esigenze aumentarono.
A questo pensiero, avevo coinvolto alcuni giovani ed era nata, così, la proposta di creare un carro di carnevale.
Realizzammo un carro con intento satirico: il sindaco seduto, con un mazzo di dollari in una mano e nell’altra una busta di nylon vuota con su scritto “il risultato delle promesse”.
Dall’anno successivo e per parecchi anni coinvolgemmo sempre più persone nel gruppo di carnevale. Tra queste, anche le mamme dei componenti della banda musicale “G. Puccini”, che preparavano zippole e fatti fritti da distribuire a tutti. Un anno siamo arrivati a 5000 zippole. Un altro anno uscimmo anche con la neve. Era sempre una grande festa. Avevamo dato il là. A seguire sono nati altri gruppi di carnevale nel circondario: San Gavino, Guspini, ecc.
In Polisportiva, per il gruppo dirigente, impegnatissimo nelle attività sportive, era impossibile seguire tutte queste attività. Tra le altre, avevamo anche iniziato a fare delle bellissime passeggiate ecologiche.
Per questa ragione, dalla volontà di Marco Serra e mia, nacque l’idea di creare la Pro Loco. Tra le altre persone, che collaboravano tanto, c’era Gianni Ecca, col quale era molto piacevole trascorrere il tempo. Dava una grande mano d’aiuto.
L’idea di Marco era quello di organizzare una Sagra delle Olive in cui tutti i proprietari di olio ed olive potessero esporre i prodotti nelle proprie case e venderli. Successivamente questo modello è stato applicato in altri luoghi. Quando la Pro Loco è nata ufficialmente, nel 1986, quell’idea di Sagra è stata modificata rispetto all’originale, limitando la vendita alle sole aziende regolarmente iscritte e portandola alla Fiera Mercato. Noi non entrammo nella Pro Loco perché, per via dei numerosi impegni in Polisportiva, non avremmo potuto dedicare abbastanza tempo. Nel primo direttivo entrarono persone di nostra fiducia. Giannino Marras fu il primo presidente.