Il prezioso commento di Patrizia Putzu, amica del regista.
Nel dicembre 2016 la nostra Associazione aveva ospitato la proiezione del primo documentario di Stefano Lisci, “Bar Mario”, nel contesto dell’evento Natale in Fiera. Fu un successo!
Dopo una serie di proiezioni tra nord Italia, Spagna e qualche città della Sardegna, nel 2022 Stefano torna nel Medio Campidano con il suo secondo film “Luca + Silvana”. Ci piaceva l’idea che fosse qualcuno che lo conosce davvero bene a raccontarci le emozioni di questa proiezione vicino a casa. Nella speranza di vedere presto “Luca+Silvana” a Gonnos, vi lasciamo al personale commento di Patrizia Putzu, cara amica di Stefano, presente alla proiezione a San Gavino Monreale.
Dopo anni di attesa, Giovedì 13 Aprile 2022 a San Gavino Monreale ho potuto vedere per la prima volta Luca+Silvana, un film documentario realizzato da Stefano Lisci con la Cooperativa 19.
Conosco Stefano da ormai 20 anni, è uno dei miei più cari amici.
Dopo il diploma ha lavorato in giro per il mondo, fin quando ha capito che la sua non era solo una semplice passione, ma qualcosa di molto più grande. Ha, così, deciso di mandare la sua domanda di ammissione alla “ZeLIG“, Scuola di documentario di Bolzano, che è stata prontamente accolta. Inizia così il suo percorso di studi e la sua professione da regista.
Luca+Silvana è il suo secondo film documentario.
Quando mi ha parlato di questo nuovo progetto ero certa che avrebbe lasciato il segno. Stefano non è solo un bravo regista, ma ha anche un cuore enorme e una grossa sensibilità, due caratteristiche fondamentali quando si toccano temi importanti come quello della disabilità.
Luca e Silvana sono una coppia di innamorati con la sindrome di Down.
Dopo anni di fidanzamento decidono di coronare il loro amore con il matrimonio, ma mentre Silvana ha a fianco una famiglia che la sostiene, Luca è rimasto solo. Dopo la morte del padre è stato affidato ai servizi sociali e ad un’amministratrice di sostegno che per tanto tempo hanno ostacolato il loro progetto di vita insieme. Sono proprio Luca e Silvana a chiedere a Stefano di riprenderli nella loro routine quotidiana per dimostrare ai servizi sociali di essere autonomi nelle faccende domestiche e quindi di essere in grado di poter vivere insieme.
Nasce così l’idea di un film documentario che possa sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni su un diritto inviolabile: quello di poter amare liberamente un’altra persona indipendentemente dalla propria condizione.
Il film racconta non solo la loro storia d’amore ma anche le problematiche e i pregiudizi che ha dovuto affrontare Luca una volta rimasto solo.
Il film è un susseguirsi di scene divertenti ed emozionanti, che ci fa conoscere una realtà a molti sconosciuta e ci fa capire come ciò che per noi è normale e scontato, per chi, come i protagonisti, ha una disabilità, può diventare difficile e a volte impossibile.
Ho seguito con entusiasmo i vari step di questo progetto, la campagna di crowdfunding, la realizzazione del film, il matrimonio dei protagonisti, le prime proiezioni, ecc…Ma ho voluto aspettare una proiezione in Sardegna per vederlo per la prima volta, perché volevo condividere con lui l’emozione di vedere il suo secondo film.
La proiezione è stata fortemente voluta dall’amministrazione del Comune di San Gavino Monreale, in particolare dall’Assessorato alle Pari Opportunità. La popolazione ha accolto con entusiasmo l’iniziativa, riempiendo la sala.
Sono andata con l’aspettativa di vedere la storia di due innamorati disabili e invece Stefano è riuscito a farmi vedere la storia di due innamorati. Un cambio di prospettiva che mi ha commosso.
Gli applausi finali credo siano il migliore feedback che Stefano potesse ricevere.
Se non avete paura di provare forti emozioni, questo è il film che fa per voi.