Dopo due anni di fermo a causa della Pandemia, quest’anno si è ripreso il GrEst presso l’Oratorio S.Domenico Savio della parrocchia S.Cuore e l’Oratorio Don Cauli della parrocchia B.V. di Lourdes di Gonnosfanadiga. Il tema scelto è “BATTICUORE, gioia piena alla Tua presenza”, un percorso alla scoperta delle emozioni prendendo spunto da passi del Vangelo.
Le attività estive, tanto sognate e rimpiante durante l’autunno e l’inverno a causa del picco dei contagi, hanno raccolto l’adesione di più di 200 bambini e ragazzi di Gonnosfanadiga tra i 6 e i 14 anni e circa 100 animatori di tutte le età.
Sono state 3 settimane di impegno, servizio, gioia di rivedersi, conoscenza, riflessione sulla Parola, scambio interparrocchiale. Rispetto a quest’ultimo aspetto, vanno citate le serate del 4 Luglio al parco di Perda de Pibera e del 13 Luglio nel campo dell’Oratorio S. D. Savio, in cui si sono riuniti entrambi i GRuppi ESTivi. Tutto fa ben sperare in una ripresa delle attività di crescita e aggregazione anche per il periodo invernale, confidando nel servizio e nella fede dei tanti animatori che si sono messi in gioco.
Nel video alcuni animatori, genitori, ragazzi hanno provato a definire cos’è per loro l’oratorio.
La mia esperienza personale
Ogni anno, quando giunge il periodo di giugno-luglio penso sempre all’oratorio. Fin da quando ero piccola, come la maggior parte dei bambini gonnesi, frequentavo il GrEst, l’oratorio estivo, che si svolgeva nei tre oratori delle parrocchie del mio paese.
Iniziamo con il distinguere oratorio da GrEst.
L’oratorio (detto anche patronato, centro parrocchiale o centro giovanile) è, in senso moderno, un edificio destinato alla pastorale giovanile della Chiesa cattolica, dove gli animatori (generalmente giovani) educano alla fede cristiana bambini e ragazzi. È il luogo ma è anche un’azione: fare oratorio può assumere tanti significati. Tutti si riferiscono allo stare insieme in un luogo in cui si condividono attività ricreative, ludiche e sportive. Oratorio è…mettere insieme animati e animatori. Animati che solitamente vanno dai 6 anni ai 13, animatori che vanno dai 14 fino all’età adulta, in cui vediamo una prima fascia dei cosiddetti aiuto-animatori e dei propriamente detti, animatori.
GrEst (ovvero GRuppo ESTivo o Gruppi Ricreativi ESTivi), è un’esperienza ormai diffusa in tutta Italia. Consiste in periodi di animazione, giochi, gite e laboratori dalla durata variabile, che si concludono solitamente con una serata finale di festa e spettacolo organizzata dai ragazzi. Spesso i GrEST hanno un tema principale (es. le fiabe, i pirati, il Medioevo, ecc.) che cambia ogni anno, facendo riferimento a sussidi ANSPI o FOM, dei piccoli libri che ne guidano l’organizzazione rispetto ai contenuti. Di solito ai partecipanti viene consegnata una maglietta con un’immagine corrispondente al tema. I temi possono essere uguali in alcune regioni. Il filo rosso che accomuna i vari oratori e, di conseguenza, le varie attività svolte in queste settimane estive, è quello di trarre da ogni momento uno spunto di riflessione, un motivo di crescita personale per i ragazzi ma soprattutto una crescita nella fede.
Nel mio paese ho sempre frequentato tutti e tre gli oratori. C’erano aspetti comuni ma, allo stesso tempo, qualcosa che li rendeva diversi l’uno dall’altro, ciascuno speciale. Per alcuni anni ho frequentato anche l’oratorio invernale, anche se l’oratorio estivo suscita ancora ricordi speciali: dopo la fine della scuola rappresentava un modo di festeggiare l’arrivo dell’estate, delle vacanze, dello stare insieme e divertirsi. È la prima occasione per staccare con la mente dopo la scuola. Allo stesso tempo ti tiene attivo e ti consente di sviluppare una serie di percorsi interiori. È un luogo di crescita spirituale ma anche sociale e personale. Questo avviene quando si è bambini ma anche quando si è più grandi e si decide di intraprendere il percorso di animatori. Difatti, ho iniziato, come tanti altri, da animata e ho proseguito per alcuni anni come animatrice. È una delle esperienze più belle che si possano fare. I bambini danno tanto, e ti rendi conto che ogni età è importante e speciale. Non mi dispiacerebbe un giorno riprendere questo cammino. Nulla è concluso e con Gesù le strade sono sempre aperte.
I campo-scuola di Sibiri (da una testimonianza di Silvia Pani)
Per il progetto RurAbility, la nostra socia Silvia Pani aveva presentato una sua testimonianza sull’esperienza di campo-scuola presso la colonia di “Sibiri”, che da anni rappresenta una delle esperienze di fede più intense per i bambini e i ragazzi di Gonnosfanadiga. A questo link la sua testimonianza.
E per te, cos’è l’oratorio?