Guardare un bel film è un’attività che piace a molti, poiché solletica la fantasia, consente di evadere dalla routine quotidiana e di trascorrere dei momenti di svago. Ancor più interessante è sicuramente discutere su ciò che si è visto con un gruppo di amici: è con questo spirito che la nostra associazione ha proposto l’evento CineMEET, pensato come una serie di chiacchierate virtuali su film riguardanti diverse tematiche. Gli incontri organizzati sono stati tre, e i film
commentati sono sicuramente particolari e molto diversi tra loro.
Per il primo incontro (20 Dicembre 2020), il cui tema era la fuga, è stato scelto il film The hours (2002), diretto da Stephen Daldry e tratto dall’omonimo romanzo scritto da Michael Cunningham nel 1999.
La trama si sviluppa attorno a tre storie: quella di Virginia Woolf intenta a scrivere il suo famoso romanzo Miss Dalloway, quella di Laura Brown, una casalinga infelice e frustrata del 1951, che vive con il marito e il figlio piccolo e, infine, quella di Clarissa Vaughan, un’editrice omosessuale che sta organizzando una festa per il suo ex amante Richard malato di Aids. L’intera pellicola è permeata da un forte desiderio di fuga da un vita frustrante e insoddisfacente, resa
insopportabile dal conflitto interiore che contrappone i vari personaggi e i loro desideri e ciò che gli altri hanno deciso per loro.
Il secondo incontro, tenutosi il 31 Gennaio, vedeva come tema le dipendenze e come film protagonista Requiem for a dream (2000), diretto da Darren Aronofsky e tratto dal romanzo Requiem per un sogno (1978) scritto da Hubert Selby Jr. Le vite dei quattro protagonisti (Sara, Harry, Marion e Tyrone) si evolvono in maniera sempre più tragica e creano un ritratto vivido e in alcuni momenti forte del rapporto di ciascuno di essi con le dipendenze, intendendo questo termine nella sua accezione più vasta e nelle sue molteplici sfaccettature.
Per la terza e ultima chiacchierata, tenutasi il 28 Febbraio e il cui tema era la tecnologia, è stato scelto il film Perfetti sconosciuti (2016), diretto da Paolo Genovese. Una tranquilla e rilassata cena fra amici storici viene resa decisamente più interessante da un gioco proposto della padrona di casa: ognuno dei commensali dovrà mettere il proprio cellulare in mezzo al tavolo e ogni chiamata o messaggio che arriva dovranno essere condivisi con gli altri. Per colpa o grazie al gioco degli smartohone vegono a galla una serie di vertità che rischiano di distruggere le varie coppie, in un crescendo di drammaticità che fa riflettere lo spettatore sul come il cellulare possa diventare un mezzo per nascondere segreti a volte inconfessabili.
Ogni serata di CineMEET ha dato vita ad un piacevole e interessante dibattito, che, guidato da alcune domande mirate, si è incentrato sui tratti saliente dei vari film analizzati, oltre che sugli snodi narrativi più importanti, e ha permesso ad ognuno dei partecipanti di esprimere il proprio punto di vista e la propria visione. Film così diversi l’uno dall’altro sono stati lo spunto per scambi di idee sul conflitto tra l’interiorità individuale e la società, sulla lotta per la libertà e l’affermazione del proprio essere, sulla televisione come droga del nuovo millennio, e su tante altre tematiche.
Ogni incontro si è concluso con un momento interattivo, di volta in volta creato dai nostri soci. Grazie a una apposita lavagna virtuale i partecipanti hanno, infatti, potuto condividere con il gruppo le citazioni preferite e quindi dare vita ad un ulteriore scambio di impressioni, oppure associare delle didascalie a delle immagini del film proposto.
Insomma, in un momento di profonda crisi del settore dello spettacolo CineMEET ha saputo sicuramente offrire un’occasione di incontro per tutti i cinefili che popolano la rete.